domenica 22 novembre 2015

Gli oCChi aTTenTi dei MaeStri di StraDa

Un viaggio dietro casa: il CentroInsieme e i suoi bimbi
a cura di Chiara Corradi

Per un paio di mesi dal mese di aprile (2015) ho avuto la fortuna di frequentare il CentroInsieme, presso la vela gialla di Scampia, a pochi chilometri da casa mia. Io vivo ai Ponti Rossi, che è già Napoli <centro>, ma grazie a quel tratto “mediano”, in pochi minuti posso raggiungere ogni giorno il doposcuola gestito da Patrizia, Mena e Vincenzo, nocciolo duro del CentroInsieme.

Sono stata introdotta al centro come ‘osservatrice’, figura chiave nel lavoro dell’associazione dei Maestri di Strada, di cui faccio parte in qualità di educatrice. L’idea di questo connubio tra le due associazioni nasce dall’esigenza di supportare e approfondire il lavoro svolto dagli operatori volontari del centro Insieme, che sono numerosi ma presenti a intermittenza e in modo non sempre costante. L’osservare con occhi esterni le dinamiche di bimbi, ragazzi e adulti che gravitano intorno al centro, ha avuto come obiettivo il poter dar-ci la possibilità di riflettere insieme, a fine anno, su tante questioni: capire i punti di forza e di debolezza dell’operato sinora svolto; riflettere insieme su come poter migliorare il servizio che offre il centro attraverso il lavoro dei volontari; trovare il modo di interagire in modo sempre più efficace con i bambini, cercando di soddisfare da un lato i bisogni di supporto scolastico, dall’altro lato puntando sull’opportunità di offrire dei momenti di aggregazione, di gioco e di attività extra-scolastiche per favorire il benessere di ciascuno di loro anche come componenti della comunità del centro medesimo.

Ho osservato tanti volti, tante mani che chiedevano, offrivano, tanti occhi di bambini che sguizzavano da una stanza all’altra del centro, o si facevano inseguire nei cortili esterni della vela tra una colonna di cemento e l’altra, o tra i rottami abbandonati nei parcheggi circostanti; ho sentito voci di adulti e bambini confrontarsi e scontrarsi sui doveri e sui desideri dei più piccoli, ho osservato e ‘sentito’ le manifestazioni di tante emozioni, ho condiviso e vissuto con i presenti, ora sorrisi, ora  malcontenti e disagi.

Sono andata ben oltre il mio ruolo di osservatrice: mi sono fatta prendere dalla smania di aiutare i ragazzi nelle materie più svariate, di leggere e studiare con loro; ho cercato di offrire momenti ludici che coinvolgessero i bambini che via via si liberavano dall’onere dei compiti scolastici, proponendo attività di gruppo. Tentativi riusciti più o meno bene, qualche volta falliti in partenza, quando cercavo di costruire “in fretta e furia” (per quel poco di tempo che avanzava dopo i compiti) dei giochi o delle micro-attività che potessero coinvolgere tutti indistintamente e indipendentemente dal fatto che il gioco fosse già iniziato.

Mi sono resa conto poco alla volta che in realtà, il senso del gruppo di questi piccoli-grandi frequentatori del centro, lo dobbiamo proprio costruire, un po’ alla volta, con conversazioni e attività collettive che sino ad ora sono state fatte in modo sporadico nei pochi ritagli di tempo avanzati dall’aiuto-compiti.

Tutta l’attività si è concentrata in questi mesi sul “finire i compiti assegnati”, quindi su sforzi enormi che gli operatori hanno fatto verso ciascun ragazzo, non riuscendo poi a organizzare attività extra-scolastiche parimenti importanti che permettesse al gruppo di formarsi, di sedersi in cerchio e guardarsi negli occhi, di viversi e di ritrovarsi ogni giorno “perché ci sono gli altri” e non solo “perché devo fare i compiti” .

Questo l’obiettivo che ci siamo posti per la prossima imminente stagione scolastica, partendo proprio da un rafforzamento del dialogo coi genitori e le famiglie dei bambini che frequenteranno il centro, i quali dovranno essi per primi capire che il CentroInsieme è un luogo che vuole e può offrire molto di più della mera assistenza allo studio. 
Il CentroInsieme è un luogo ove i bambini possono trascorrere il loro tempo facendo tante cose diverse, belle, divertenti, tutte importanti per il loro sano sviluppo individuale e collettivo.

In realtà dei momenti di aggregazione  integrativi al contesto scolastico ci sono stati e sono stati molto significativi  per i ragazzi e anche per gli adulti che vi hanno preso parte. Il primo cui ho assistito è stato quello del torneo “Mediterraneo antirazzista” presso Arci Scampia, ove bambini e bambine del centro hanno gareggiato al torneo di calcio sotto la guida del mitico Genny che ci ha fatto da allenatore, contro squadre di bambini che venivano da tutta Italia. Altre occasioni formative organizzate dal Centro Insieme hanno riguardato: la visita guidata presso il museo di Scienze di Napoli per i più piccini, la visita serale dell’osservatorio astronomico di Capodimonte di Napoli per i ragazzi più grandi, e un viaggio di una settimana in vari luoghi del nord Italia, da Torino in giù, ove il gruppo di ragazzi che vi ha preso parte, accompagnato dalle mitiche Mena e Patrizia, e raggiunti poi da Vincenzo, ha avuto modo di esibirsi in una rappresentazione teatrale in qualità di attori protagonisti. 

Tutti appuntamenti altamente formativi, significativi e fondamentali per ciascun bambino e per il senso del proprio “crescere  facendo e  stando insieme”; momenti costruttivi che vogliamo moltiplicare nel prossimo futuro, creando laboratori nuovi dentro-e-fuori dal centro, incontri fissi per attività socio-educative che si svilupperanno durante tutto l’anno, scandendo il tempo del doposcuola in modo nuovo: dedicando la prima ora per fare i compiti individualmente, e le due ore successive per fare attività integrative molto concrete e divertenti allo stesso tempo, INSIEME.

E poi ci sarà una nuova sede ove  il centro trasferirà tutte le attività ludico-educative per un nuovo progetto che darà inizio ad un nuovo anno, pieno di belle novità! 


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